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La voce: la risonanza delle vibrazioni dell’anima.

Oggi è la giornata mondiale dedicata alla voce e così dopo alcuni approfondimenti ho sentito il desiderio di scrivere alcune riflessioni. La mai curiosità nasce in primis dal voler comprendere “perché io ho questo timbro di voce?”. Non ritengo di avere una voce gradevole, eppure spesso le persone mi dicono di avermi riconosciuta proprio dalla voce. Ho letto così vari articoli per approfondire il meccanismo corporeo che determina il suono. Gli elementi che danno vita alla voce sono veramente tanti: diaframma, polmoni, bronchi, laringe e corde vocali. E’ naturale quindi che ognuno di noi abbia una voce diversa, una tonalità e un timbro particolari, un colore unico. In questa giornata provo un pò a raccontarvi quello che ho imparato, oltre a ciò che ho potuto leggere, grazie soprattutto alle persone che mi hanno fatto scoprire il mondo della voce.

Saper utilizzare la voce per comunicare bene può essere un dono, un talento o un’arte, certo meglio se esercitato con frequenza, ricerca, studio. La musica della voce, il canto è una dote innata, che tutti possediamo fin dal primo vagito ed è l’espressione del sentire profondo, il suono dell’anima, il respiro del cuore. Un sospiro o un suono prodotto dal nostro corpo comunica anche senza parole. Naturalmente comunichiamo sempre attingendo all’orchestra delle nostre emozioni (sicurezza, insicurezza, tenerezza, irritazione, stanchezza, rabbia, leggerezza, pesantezza, gioia, amore, commozione, complicità, scherzo, divertimento … ) e lo facciamo in ogni istante parlando: possiamo sussurrare, gridare, usare un tono o un altro.

Nella scuola ho avuto il piacere di incontrare Enrica Notarfrancesco che, con l’Associazione Orto degli Ananassi/Teatro della Brigata, porta nelle scuole, attraverso il CRED, un progetto di alfabetizzazione sulle emozioni della voce. Attraverso personaggi di fantasia, filastrocche e drammatizzazioni pensati ad hoc. Avvicina i bambini alla consapevolezza della voce, come insieme di suoni attraverso i quali comunichiamo sia con le parole ma soprattutto che sono espressione delle emozioni che risuonano in noi. Come dice Enrica la voce ci accompagna fin dalla nascita ma a volte rimane per noi una sconosciuta.

Possiamo scegliere consapevolmente come utilizzare la voce, o possiamo farlo senza accorgercene. In ogni caso quel modo di emettere soffi sonori comunica agli altri un “mondo” pieno di sfumature e colori e al tempo stesso mette in moto il nostro corpo, il calore della nostra vitalità o evidenzia la struttura delle nostre rigidità. Cantare ci trasforma da come eravamo pochi secondi o minuti prima a come stiamo adesso. “Canta che ti passa” è un detto popolare pieno di saggezza. Ed è proprio con il canto che Tatamusica accoglie, emoziona e avvicina i bambini soprattutto piccolissimi al mondo della musica. Cristina Gansca, in arte Tatamusica ( qui per saperne di più), insegna propedeutica musicale da più di quindici anni. offre un percorso con incontri e laboratori, dove i bambini accompagnati dai genitori possono prendere confidenza con la musicalità della voce imparando a conoscere se stessi e ad ascoltare gli altri. Da Tata Cristina ho portato i miei bimbi quando erano piccoli e tutt’oggi la consiglio per il suo talento innato e per la passione con cui si dedica ai piccoli. Qui potete leggere qualcosa in più su di lei, a cui avevo dedicato un articolo non proprio di recente.

Ho sperimentato, inoltre, insieme a Claudia Banti, naturopata e operatrice olistica, come attraverso la voce il corpo e il suo vibrare emotivo cambia, si trasforma. Attraversato dal suono il corpo si modifica, si plasma, si adatta, si rilassa, si fa più presente, acquista sicurezza, il corpo SI FA STRUMENTO ! Dopo aver cantato si è più leggeri e caldi, come aver fatto una pratica sportiva. Il respiro interno si fa spazio all’interno della colonna, delle strutture semirigide o elastiche che muovono la cassa toracica, il diaframma, il bacino, risuona nelle mascelle, cambia la struttura interna delle pareti molli e dei muscoli della gola e fa aprire e cambiar posizione alle false corde. Non solo fa vibrare le minuscole corde vocali, ma cambia tutto l’assetto di piccoli muscoli facciali, del collo, delle spalle  infine cambia anche la postura sia che siamo seduti che in piedi. Il respiro che si fa suono ri-suona, si muove e si amplifica come se le emozioni, dapprima chiuse in una stanzetta buia e dal soffitto basso, potessero prendere spazio e spingere dolcemente pareti e soffitto come a far entrare più luce e più aria e tutti i colori possano entrare da finestre, volte e lucernari di una cattedrale gotica. Con l’immaginazione possiamo fare un viaggio fluido all’interno del corpo e dirigere il respiro e il suono che lo colora in zone che ne hanno bisogno.

Non solo per un gusto “tecnico” del canto ma proprio per un benessere effettivo. Si scoprono tensioni che a poco a poco si sciolgono, accadono movimenti impercettibili che muovono emozioni e dirigono l’attenzione al puro sentire interiore. Collo, mascella, spalle, schiena, addome … tutto “respira” ed è attraversato dall’onda interna di energia e suono. Le onde sonore sono fenomeni fisici che attraversano i corpi e mettono in movimento le cellule e se il suono è prodotto al nostro interno questo crea una vera “magia”. Un viaggio di trasformazione dall’apparente caos all’armonia. Siamo fatti per vibrare e ritrovare l’equilibrio, la vitalità e la gioia.

Proviamo e sperimentiamo la voce, perché racconta di noi, sempre.

Romina Pilia, in collaborazione con Claudia Banti (NATUROPATA, OPERATORE SHIATSU (M.T.C.), Servizi di Consulenza e Medicina Alternativa. Trattamenti Energetici. Ex 2° liv amministrativa settore ecologia, segreteria tecnica. Esperta di turismo culturale. Servizi per l’intrattenimento e lo spettacolo. Acustica progetti. Benessere. Cucina. Danza Contemporanea.)